«In te confidarono i nostri padri, confidarono e tu li liberasti;
a te gridarono e furono salvati, in te confidarono e non rimasero delusi».
Sono parole del salmo 22, quello che Gesù ha pregato stando sulla croce.
Esprimono bene il nostro stato d’animo nell’ora presente. Come fecero i nostri cari nei momenti di sofferenza e di angoscia personale, familiare o sociale e comunitaria, anche noi vogliamo che il grido del nostro dolore giunga al cuore del Padre attraverso la voce del Cristo e perciò lo consegniamo alla premura della Sua Madre, che ai piedi della croce è diventata anche nostra Madre.
Sabato 14 marzo, alle ore 16,30 starò in preghiera nel Santuario dell’Acquasanta, con la recita del Santo Rosario. Conforme alle disposizioni governative, sarò solo, ma porterò nel cuore tutti i fedeli della parrocchia e i devoti del santuario. Per chi da casa vuole unirsi alla preghiera, sarà trasmessa in diretta streaming su questa pagina Facebook. Gesù assicura: «In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà». Non è l’accostamento fisico, ma la concordia dei cuori che rende preziosa ed efficace la preghiera presso il Signore. Pur nella forzata, ma doverosa, lontananza dei corpi, è questa vicinanza armoniosa dei cuori che accompagnerà la nostra preghiera.
don Giovanni Di Napoli.